Overblog
Edit post Segui questo blog Administration + Create my blog
21 aprile 2012 6 21 /04 /aprile /2012 10:24

             6 Atraverso gli anni di attività sindacale si sono organizzate e si è partecipato a manifestazioni, 1convegni, iniziative pubbliche, comunicati stampa   che realizzassero questo dialogo.   I temi non erano sono quelli anche della sicurezza in senso stretto ma avevamo capito che era necessario confrontarsi sui temi del lavoro, altri temi  sociali, economici, della giustizia, del funzionamento del nostro stato di diritto, della democrazia italiana;Attraverso questi momenti, queste partecipazioni, questi dialoghi, in specie in quello della legalità, dell’antimafia ci siamo accorti c’erano molte storie, molti eventi seppur conosciuti in realtà nel profondo, nel loro significato non lo erano;Queste storie  ci siamo accorti raccontano di esempi, discreti e genuini, non conosciuti fino al momento dell’estremo sacrificio e molte volte non approfonditi neanche successivamente;5

  Attraverso le nostre iniziative nel raccontare agli altri questi esempi anche noi stessi ci siamo accorti che essi parlavano, silenziosamente, di un impegno quotidiano, di un onorare costantemente la legalità, il rispetto della legge.   Ci hanno insegnato che non esiste solo un territorio geografico, militarmente inteso, da presidiare, ma ci sono dei luoghi forse più preziosi che sono quelli della coesione attorno ai principi fondanti del vivere civile;   Ci sono comportamenti che possono vinti solo si abbia la forza di ricordare questi esempi, queste storie virtuose: la prevaricazione sull’altro, la mafiosità che è nel gruppo chiuso, impermeabile che fa del mobbing nei confronti del nuovo, dell’estraneo, la sistematica violazione dei diritti dei più deboli ed indifesi sono tutti vincibili ove si faccia lo sforzo di porre nella giusta luce quello che ci ricordano queste storie, queste vite, i valori costituzionali di cui esse sono autenticamente portatrici;Il ricordo deve essere orientato allora sui due binari: il ricordo delle singole persone, ma soprattutto delle loro opere, di quello che hanno fatto; perché quello che hanno fatto parla della forma migliore della difesa della nostra legalità e cioè della tensione, dello sforzo che hanno fatto, quotidianamente, per applicare la massima espressione della legalità: la nostra Costituzione. 4  Se un messaggio posso veicolare ai media è questo:  D’ora in poi quando scrivete delle stragi di Capaci e Via D’Amelio questi uomini e donne della Polizia di Stato non devono essere evocati facendo riferimento solo genericamente alla scorta,( non si chiamano scorta)  ma facciamo lo sforzo di nominarli, uno per uno; è un modo per restituire loro un nome, una unicità, un ricordo quindi compiuto, un significato del loro esempio che può solo così protrarsi per generazioni;2 Quindi concludo ricordando: Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro,Paolo Borsellino,  Agostino Catalano, Emanuela Loi , Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.


 

SANDRO CHIARAVALLOTI SEGRETARIO SIAP PIACENZA

8

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

S

Condividi post
Repost0

commenti